Quantcast
Channel: Notizie italiane in tempo reale! » libico
Viewing all articles
Browse latest Browse all 7

Film Maometto, ministro pakistano annuncia taglia su autore pellicola

$
0
0

Il ministro delle Ferrovie pakistano, Ghulam Ahmed Bilour, ha annunciato una taglia di 100mila dollari per chi ucciderà l’autore del film amatoriale blasfemo su Maometto che ha “incendiato” il mondo islamico. Secondo quanto riferisce il quotidiano locale Dawn, il ministro federale si è detto consapevole che l’istigazione all’omicidio è un crimine ma ritiene che sia l’unico modo per instillare la paura nei blasfemi ed evitare altri atti simili. Bilour ha invitato anche i talebani e i membri di al-Qaeda a partecipare alla ‘caccia‘, assicurando che in caso di successo verranno pagati. Parlando con i giornalisti ha inoltre rivolto un appello “alle persone benestanti” perché mettano a disposizione  ”denaro e oro” per colui che vendicherà con il sangue la pellicola realizzata da un cristiano copto. Bilour appartiene a un partito regionale ed è al centro di molte polemiche per la gestione delle disastrate Ferrovie pachistane.

Intanto oggi sono continuate le proteste dei gruppi religiosi islamici a Islamabad e Lahore, ma per ora non si registrano violenze. La polizia ha arrestato oltre 130 persone responsabili dei disordini che hanno provocato 26 morti e oltre 200 feriti. Ieri il governo di Islamabad, per cercare di assorbire le proteste, aveva proclamato la giornata di “devozione al Profeta” (‘Youm-e-Ishq-e-Rasool’), ma la furia delle proteste si è scatenata ugualmente, soprattutto a Karachi, la città portuale nel sud del paese, dove centinaia di persone si sono scontrate con la polizia a Native Jetty Bridge cercando, senza riuscirvi, di raggiungere il consolato americano.

Fuori controllo anche la situazione a Peshawar, capoluogo della provincia nord-occidentale di Khyber Pakhtunkhwa, dove i morti sono stati 6 ed i feriti 65, con la polizia impotente di fronte a decine di migliaia di persone che hanno invaso il centro, e che si è limitata a difendere la “zona rossa” dove si trova il consolato americano. Gravi anche gli incidenti a Islamabad, dove scontri si sono avuti davanti al Serena Hotel e dove i dimostranti hanno tentato inutilmente di attaccare il quartiere diplomatico, protetto da un ingente dispositivo di sicurezza. Non vi sono state vittime nella capitale (solo 40 feriti), come non vi sono state neppure a Lahore, la capitale culturale pachistana, dove un corteo ha cercato di raggiungere il locale consolato statunitense, sfogando alla fine la propria rabbia contro la residenza del governatore.

Il presidente del nuovo Parlamento libico, Mohamed el Magaryef, ieri ha dichiarato in un’intervista che: ”Le proteste contro un film che offende Maometto non c’entrano nulla con quell’attentato. Qui in Libia sono presenti gruppi che hanno un’agenda diversa da quella del popolo libico. Noi vogliamo democrazia, prosperità e sicurezza. Loro vogliono il terrore”. E sull’accordo Italia-Libia ha ricordato che “è ancora valido, ma è stato firmato da Gheddafi nei suoi interessi. Per questo andranno riviste tutte quelle parti che non fanno l’interesse del popolo libico. Ma il nostro interesse a collaborare con l’Italia è fortissimo”.

tovato su: Il Fatto Quotidiano

Notizie del italia, economia, notizie italia

Quotidiani

Il Denaro, Il Fatto Quotidiano, Libero Quotidiano


Viewing all articles
Browse latest Browse all 7

Latest Images

Trending Articles